Carlotta Branchini

Attività: autista di camion
Residenza: Forcola (SO)

Quando hai capito che quello del trasporto sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Il mio ingresso nel mondo del trasporto pesante è stato casuale. Ho preso la patente perché mi ha convinto mio fratello, che ha un’azienda di trasporti. “C’è da fare qualche viaggetto”, mi ha detto un giorno e io ho cominciato ad andare per imparare anche solo ad accendere il camion. Poi ho cominciato ad appassionarmi e quando è stato il momento di assumere un autista ho deciso di provare io. È un lavoro molto impegnativo perché trasportiamo legname, guidiamo in strade molto strette e a volte al lato ci sono burroni, per cui occorre guidare con grande attenzione. Inoltre uso la gru, per il carico e scarico del legname, che poi portiamo alle segherie.

Insomma, da fare ce n’è ed è bello perché ho il sostegno della famiglia. Mio fratello ha aperto la ditta di trasporti, mio papà guida il camion, dopo aver fatto per tanto tempo il falegname assieme alla mia mamma, che avrebbe voluto prendere la patente se non l’avessi battuta sul tempo.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Un paio d’anni fa seppi che una ragazza che abita dalle mie parti e lavora a Livigno si era iscritta e così, dopo essermi dimenticata di iscrivermi l’anno scorso, quest’anno me lo sono segnato sul calendario. È un’iniziativa molto bella perché ci si conosce fra colleghe. Qui da noi c’è ancora una mentalità all’antica, e ti guardano con perplessità. Mentre lego e slego il rimorchio e carico il legname mi chiedono “Ma lo fai davvero tu?”. Poi vedono che guido un camion nuovo di zecca e capiscono che so guidare bene, altrimenti l’azienda non me lo avrebbe affidato.

In ogni caso, una volta finita la giornata, mi piace prendermi cura di me stessa perché, come dico sempre: sul camion maschiaccio, giù dal camion principessa.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

La cosa più bella è che ho sempre amato viaggiare e con questo lavoro vedo tantissimi posti belli in montagna. Il lato negativo è che si tratta di un lavoro molto pesante, che mi mette alla prova anche fisicamente, perché non si tratta solo di guidare il camion ma di caricare e scaricare il legname o il cippato, che va sistemato e coperto con il telone. E anche il meteo, a volte, non aiuta, perché con sole, pioggia o neve si deve lavorare ugualmente.